martedì 10 maggio 2016

Eureka!!!


Dopo giorni e giorni di silenzio, riparto con la storia/leggenda del principio di Archimede rivisitata (sia nel lessico sia nella semplificazione dell’esperimento) per poter esser letta ai bambini anche più piccoli.



C’era una volta nella bella città di Siracusa, un saggio, ma tanto vanesio, re di nome Gerone II.
Per festeggiare gli anni di pace e splendore, il re Gerone II commissionò al Signor Orafo  una corona d’oro puro. Per forgiare la corona più splendente del mediterraneo, il re dovette consegnare moltissimo metallo puro.
Solo dopo interminabili settimane di attesa, il sovrano poté indossare la splendente corona e dichiarrsi pienamente soddisfatto.
Passarono i mesi e, guardandosi allo specchio, un tremendo dubbio lo assalì: “la corona sarà proprio di oro puro?”.
Il re sospettoso iniziò a chiedersi come scoprire se il Signor Orafo avesse o meno diluito il metallo prezioso con l’argento. Si trattava di un problema difficilissimo, poiché la corona non poteva essere raschiata per averne un campione da analizzare e, di certo, non poteva essere intaccata in qualsiasi altro modo.

Lo scienziato siracusano Archimede, grande amico del re, si lambiccò il cervello giorno dopo giorno, notte dopo notte senza risultati.
Un pomeriggio decise di rilassarsi andando alle terme a farsi un bel bagno caldo. Lo aveva fatto milioni di volte. Era un ottimo modo per rilassarsi e fare riposare la mente. Ogni volta che si era immerso nella vasca il livello dell’acqua era sempre salito. Ma quel giorno l’acqua che copiosamente usciva dalla vasca gli rivelò la soluzione dell’arcano.
Archimede era talmente felice della scoperta fatta che si precipitò a casa completamente nudo urlando come un pazzo “EUREKA!!!! Ho trovato la risposta”. 


Cosa aveva capito Archimede facendo il bagno?
Tantissime cose: Che in acqua si sentiva più leggero e che immergendosi aveva spostato dell’acqua.

Archimede aveva capito che tutto quello che immergiamo in acqua riceve una spinta dal basso verso l’alto e che questa spinta dipende dal volume e non dal peso dell’oggetto.

Il sagace Archimede decise di fare un esperimento. Costruì una bilancia per verificare qual era l'oggetto immerso nell'acqua a ricevere una spinta maggiore. 
I primi oggetti ad essere confrontati sono stati: un lingotto d’oro e uno d’argento dello stesso peso della corona.
Archimede vide che era il lingotto d'argento a ricevere una spinta maggiore. Aveva un volume maggiore!
Poi confrontò l'argento con la corona. Di nuovo l'argento risultava essere quello con spinta maggiore e quindi più voluminoso.
Infine confrontò l'oro e la corona del re. Qui il grande stupore. La corona fu spinta in alto, risultando quella di volume maggiore.



La corona era esattamente tra oro e argento!

Archimede era riuscito a confermare i sospetti del re. Il Signor Orafo aveva rubato parte dell’oro e sostituito quella parte con l’argento.

Il re Gerone II cacciò dal regno l’orafo ladro e ricompensò l'amico Archimede per la sua astuzia.